Il Palio del Vecchio Mercato, non è solo una manifestazione rievocativa capace di attirare migliaia di persone in giorni di festa e tradizione.
E’ anche, per molte persone, un riferimento a cui guardare per molti altri ambiti di vita cittadina: dalla solidarietà, al volontariato, ai grandi temi sociali dei nostri anni.
Per questo, in un periodo in cui il tema della sostenibilità è quantomai essenziale per ogni ambito della nostra vita, anche il Palio vuole fare la sua parte. Per dare un segno, un contributo. Per dare un messaggio.
Grazie alla piattaforma in cloud realizzata ad hoc nel sito del Palio, la gestione di tutta la documentazione e modulistica relativa all’organizzazione del Palio (gara, sfilata, mercatino, damigelle, ogni trasmissione relativa al libretto, alla gestione del palco) che fino a ieri contemplava l’uso della carta, avrà una soluzione digitale. Semplice, intuitiva.
E che ridurrà drasticamente la mole di carta utilizzata, circa 7kg all’anno, portandola ad un valore tendente allo zero.
Un’innovazione che migliorerà l’efficienza del processo organizzativo, in modo sostenibile.
Ma non è tutto.
Continua, dopo il successo dello scorso anno, il progetto “plastic free”, per abbattere del 90% l’utilizzo della plastica nei giorni del Palio. Già da qualche anno infatti, ogni bicchiere e stoviglia acquistata per la somministrazione è prodotta in materiale compostabile e biodegradabile, smaltibile quindi nell’umido.
Abbiamo deciso di togliere totalmente le bottiglie di plastica, acquistate di solito per oltre 5 bancali ogni anno.
Grazie ad un’azienda leader del settore, infatti, abbiamo studiato l’installazione di macchine per la depurazione e la micro filtratura dell’acqua direttamente dall’acquedotto pubblico. L’acqua sarà erogata in caraffe riutilizzabili e bicchieri compostabili oppure potrà rifornire borracce portate dall’avventori.
Meno carta, meno plastica, più rispetto per il mondo in cui viviamo.
Un sentito ringraziamento inoltre all’ associazione Plastic Free che anche quest’anno ci aiuterà con la raccolta differenziata nell’area enogastronomica.
