CENTRO

Si tratta della sede comunale. Come suggerisce il nome, la frazione del centro comprende l’area centrale del comune, che una volta era occupata dalle porzioni più a nord di Pieve e di Visnà. La storia del centro coincide  in parte con la storia del mercato e del suo trasporto al piano. L’assetto così come lo conosciamo oggi esiste grazie al mercato, ogni piazza era dedicata a una merce e anche se oggi i nomi delle piazze sono cambiati, si può leggere ancora nelle targhe il vecchio toponimo. Negli anni successivi al trasporto del mercato nascono un ufficio postale, un telegrafo, la pretura, le carceri, le scuole elementari, la stazione ferroviaria, mentre esisteva già la stazione dei Carabinieri e del Comizio Agrario Distrettuale. (1) 

TOPONIMO

Il nome della frazione indica la centralità del territorio e la volontà di identificare un centro nel comune.

PARROCCHIA

Montebelluna ha costituito una delle pievi ecclesiastiche più importanti della diocesi di Treviso per tutto il dodicesimo secolo, e comprendeva sotto di sé i cinque colmelli di Posmon, Visnà, Pieve, Guarda e Pederiva, mentre fungeva da fonte battesimale per Biadene e Caonada. La presenza di un edificio religioso è registrabile con certezza solamente a partire dal quattordicesimo secolo e coincide con il complesso che in cui si colloca la chiesa di Santa Maria in Colle. L’edificio che ci appare oggi risale però al Seicento, nei primi anni del secolo si decide di ricostruire la chiesa sotto la spinta di conflittualità e dinamismo sociale. Nel 1609 la vicinìa (2)  di Posbon decide di nominare un procuratore con il compito di reperire i fondi necessari per erigere la chiesa di Madonna Santa Maria di Montebelluna. (3) I lavori cominciano nel 1609 e proseguono fino al 1622-23 circa, con l’intervento di diversi contribuenti. (4) La scarsità di documentazione non permette di ricostruire fedelmente la conformazione quattrocentesca. (5) I lavori per le opere interne e la fabbricazione degli arredi si estendono fino al Settecento; il campanile, in particolare, affronta diverse peripezie, tra le quali il terremoto del 1695 che costringe a una nuova edificazione, non priva di problematiche di ordine tecnico e strutturale, che provocheranno disagi negli anni successivi e un nuovo crollo nel 1761. (6) L’attuale campanile risale all’Ottocento. (7)

La chiesa a cui fa capo la parrocchia oggi è il duomo di Montebelluna, dedicato all’Immacolata. L’edificio in stile neogotico è stato costruito nel 1908 per volere di mons. Giuseppe Furlan, su progetto dell’ingegnere Guido Dall’Armi. 

Montebelluna andava rapidamente sviluppandosi ai piedi del colle, da qui l’idea di costruire una nuova chiesa in piano. I lavori si interrompono durante la Prima Guerra Mondiale e vengono ripresi nel 1918, durante il periodo di pausa l’edificio viene utilizzato come deposito per munizioni. Alla morte del mons. Furlan, nel 1939, la chiesa era quasi del tutto completata, il progetto viene portato a termine dal nuovo prevosto, mons. Daniele Bortoletto, i lavori si concludono nel 1964 e l’edificio viene consacrato nel 1971. (8) 

SIMBOLO

Con il termine Pieve si fa riferimento a una circoscrizione ecclesiastica minore medievale. Il simbolo viene scelto perché anticamente la frazione era la sede dell’edificio religioso a cui faceva capo la Pieve. L’immagine sul drappo rafigura la Loggia dei grani.

PRODOTTO

I libri rimandano al fatto che il Centro è la sede degli uffici comunali, amministrativi, delle scuole e della biblioteca. L’offelleria fa riferimento all’Antica Offelleria Bernardi, una pasticceria tutt’ora in attività fondata nel 1877. 

  • (1) Cfr. Lucio de Bortoli [Montebelluna e Territorio Rassegna Storica – debortoliluciostoria], (2019, 26 febbraio).
  • (2) Con vicinìa si intende l’organo di base della struttura regoliera. Ogni regola (commune) organizzava un’assemblea generale che riuniva tutti i maschi capi di casa. Tale assemblea si riuniva in sedute ordinarie e straordinarie e interveniva in materie di interesse pubblico. Cfr. Lucio De Bortoli Montebelluna. La Fabrica di S. Maria in Colle. Il cantiere, la comunità e il mercato secoli XVII-XVIII, Montebelluna, Canova, 1993, p.27
  • (3) Cfr. Lucio De Bortoli Montebelluna. La Fabrica di S. Maria in Colle. Il cantiere, la comunità e il mercato secoli XVII-XVIII, Montebelluna, Canova, 1993, p. 141
  • (4) Ivi: p. 145
  • (5) Ivi: p. 144
  • (6) Cfr. de Bortoli, 1993
  • (7) Ibidem
  • (8) Cfr. Frediano Bof, Il duomo di Montebelluna 1908-2008, Crocetta del Montello, Antiga Edizioni, 2008, p. 202