BIADENE

La contrada di Biadene occupa la porzione nord ovest del territorio di Montebelluna e si arrampica parzialmente sulla collina del Montello.

Un tempo la frazione godeva di una certa importanza e autonomia a causa della numerosa presenza di officine, botteghe, era anche sede di una pretura e un commissariato. (1)

TOPONIMO

Probabilmente il toponimo potrebbe fare riferimento al fiume Piave, infatti parrebbe avere la stessa radice, dovrebbe infatti ricondurre alla presenza di un antico ramo del Piave nel terreno dove sorge la frazione, o una via di accesso allo stesso. (2) 

PARROCCHIA

Nella frazione sono presenti diverse chiese. La parrocchia è attualmente intitolata a Santa Lucia, la cui devozione si diffonde dopo il Mille, dopo il trasporto della salma a Venezia. 

In passato a Biadene, era presente una cappella dedicata al culto longobardo di San Michele Arcangelo che rimane in funzione fino alla fine del 1500, quando cade in disuso per ragioni legate alle difficoltà di accesso, poichè situata in collina. La popolazione, infatti, si recava in piano presso la cappella di San Vittore, più facilmente raggiungibile. (3) La cappella appena citata viene distrutta nel 1714 per far spazio alla costruzione di una nuova chiesa parrocchiale dedicata a Santa Lucia, ora chiamata Chiesa Vecchia; 

La Chiesa Vecchia ospita al suo interno il primo affresco di Giambattista Tiepolo, che raffigura l’Assunzione della Vergine e viene inserita tra le opere degli itinerari Tiepoleschi nei luoghi della devozione. L’opera è stata realizzata probabilmente attorno al 1716 su commissione di Alvise Pisani, successivamente doge di Venezia. (4)

A seguito di un crescente sviluppo demografico e dell’impossibilità di ampliare la Chiesa Vecchia, si decide di progettarne una nuova. 

Nel 1934, su disegno di Luigi Monterumici con la guida di don Eliseo Pedron, viene edificata la nuova Chiesa parrocchiale, verrà poi consacrata nel 1947, e rimane tutt’ora la chiesa di riferimento. (5)

Oltre alle chiese già citate è presente anche il Santuario della Madonna delle Crozzole, il nome derive dalle grucce e dagli ex voti con cui veniva ornata la chiesa a causa delle numerose guarigioni che i fedeli attribuivano alla Vergine. Originariamente il tempietto veniva chiamato Madonna dei tre lumi, dalle tre lampade ad olio che si tenevano accese forse per illuminare il crocicchio. (6) Un tempo, presso la chiesa, la seconda domenica di ottobre si festeggiava in onore della Maternità di Maria. A seguito della costruzione della strada Feltrina, negli anni Settanta del Novecento, l’accesso alla chiesa diviene pericoloso e la problematicità aumenta con la costruzione di una rotonda adiacente, a causa di questo la chiesa oggi non viene più utilizzata. (7)

SIMBOLO

Il simbolo di Biadene è il «Mancapello», perché sin dal quindicesimo secolo vi sorge un’antica locanda che ha come insegna un uomo con il copricapo in mano.

La scelta del simbolo è ricaduta sull’insegna della locanda poiché ha ricoperto un ruolo centrale per la vita del paese. Solitamente la piazza costituisce il cuore pulsante di un centro abitato, ma a Biadene non vi erano gli spazi adeguati, e questo ha portato a supplire a questa mancanza chiamando “piazza” la zona gravitante attorno all’Osteria Mancappello. (8)  La locanda offriva rifugio a pellegrini, commercianti, viaggiatori e ai loro animali, diventando a metà Ottocento albergo e stazione di posta, dotandosi dell’iconica insegna che invitava le persone ad entrare. Nei documenti antichi l’osteria esisteva già con l’appellativo Mal-Capel, riferendosi probabilmente alla calvizie precoce di cui soffrivano gli abitanti, i quali attribuivano la causa ai venti freddi e alle nebbie. (9)

PRODOTTO

La scelta del rame come prodotto tipico dovrebbe fare riferimento alla presenza di un’officina di proprietà della famiglia Dorigo, la quale produceva razzi granifughi e cesellature in rame. Le opere dei fratelli Dorigo si trovano in molti edifici sacri, come la chiesa parrocchiale di Soligo. (10) Per quanto riguarda l’osteria ci si riferisce al Mancappello.

COLORE

Il colore è stato scelto in riferimento al colore della squadra di calcio del paese. (11)

  • (1) Roberto Binotto, Radiografia di un antico quartiere cittadino: Biadene-Pederiva. Storia e curiosità, Montebelluna, Poligrafica montebellunese, 1988
  • (2) Francesco Ferrarese, Elementi di toponomastica, estratto da Montello, a cura di Benedetta Castiglioni, Museo di Storia Naturale e Archeologia, Montebelluna, 2005
  • (3) Parrocchia di Santa Lucia in Biadene, Le Chiese, https://biadene.it/?page_id=114 [13/02/2024]
  • (4) Ibidem
  • (5) Ibidem
  • (6) Cfr. Binotto, 1988
  • (7) Parrocchia di Santa Lucia in Biadene, Le Chiese, https://biadene.it/?page_id=114 [13/02/2024]
  • (8) Cfr. Giuseppe Callegari (cur.), Biadene, sguardo al passato, 2006, p. 357
  • (9) Cfr. Binotto, 1988
  • (10) Ibidem 
  • (11) Cfr. Leonardo Signori (cur.), Palio del Vecchio Mercato. Montebelluna 1990-2019. Trent’anni di Palio, realizzato da Comitato Ente Palio città di Montebelluna, 2019