Una storia antica, una storia fatta di artigiani, commercianti e contadini, una storia fatta di duro lavoro, di abnegazione, sacrifici e rapporti umani, la nostra storia, il “DNA” della nostra comunità: questo a mio avviso è il significato più profondo del Palio del Vecchio Mercato che, come ogni anno coinvolge oltre un migliaio di volontari a tutti i livelli. Il Palio non si respira soltanto durante il primo weekend di settembre, si respira tutto l’anno perché per tutto l’anno ogni Contrada lavora appassionatamente per essere pronta e competitiva per l’edizione successiva e cos’è questo impegno appassionato, se non duro lavoro, abnegazione e sacrificio? Il tempo passa, la tecnologia fa passi da gigante, i mezzi di comunicazione si moltiplicano e la nostra comunità, come tutte le comunità, sta al passo con i tempi, tenendo però sempre ben salde le radici nei valori e nelle tradizioni che ci contraddistinguono e che vengono tramandate di generazione in generazione. E’ infatti emozionante vedere come le nostre Contrade siano caratterizzate da una forte presenza di bravissimi giovani che si dedicano non solo come validi atleti, ma anche come volontari a tutte le attività riguardanti il Palio con enorme passione, investendo il loro tempo libero per un bene superiore che è il “dedicarsi agli altri”. Un sincero ringraziamento va quindi a loro, ma anche ai componenti storici delle Contrade che hanno saputo tramandare il significato del nostro Palio, una manifestazione caratterizzata dai nostri più profondi valori: lavoro, abnegazione, sacrificio e, soprattutto, indelebili rapporti umani.
W il Palio, W Montebelluna!!