L’opera prende spunto dalla storia di Montebelluna, nel momento in cui il nuovo Mercato prendeva forma giù dal colle, da quando Santa Maria in Colle, villa Zuccareda e il Sedese con la Loggia, concludono un triangolo di carattere religioso e sociale. Il numero tre, suggerito dalla pianificazione progettuale trigona, viene ripreso nella raffigurazione dei cavalli, simbolo di forza, di libertà e di maestosità, uno di questi batte lo zoccolo come a marcare l’arrivo e la fondazione verso il piano.
La Dea Bellona, rappresentata in alto, che veglia sulla città, è raffigurata in stile Liberty a voler incorniciare un’epoca di nascita e di crescita del paese.
Artista visivo lavora prevalentemente con l’immagine in movimento e l’animazione tramite tecniche digitali. L’interesse per il corpo umano, per l’anatomia, i suoi rapporti con la geometria e l’architettura lo portano a sviluppare ricerche che trasmutano in forme plastiche, divenendo, esplorazione del corpo e del volto, architetture mentali sul quale riflettere ed indagare tra il dentro ed il fuori, per scoprire un mondo intimo del quale siamo gli artefici ed unici detentori del privilegio di dargli forma.
L’artista matura queste prospettive d’indagine durante il suo percorso di studi presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia.